Lavare o sbucciare, questo è il problema?
Ahimè, il problema della frutta e della verdura sta altrove, ma andiamo per gradi.
Quante sostanze chimiche in un frutto?
Ci siamo ma chiesti quante sostanze chimiche, fra diserbanti, pesticidi e concimi di sintesi, ci sono nel frutto o nell’ortaggio che abbiamo in mano?
Venti sostanze chimiche in un sol boccone
Se frutta e ortaggi provengono da agricoltiura trattata in modo tradizionale, stiamo mangiando mediamente 20 sostanze chimiche differenti, tutte assieme, tutte nello stesso momento.
L’accumulo di tossine
Il problema non sta nel mangiare una volta ogni tanto prodotti carichi di sostenze di sintesi, ma nell’accumulo di tossine che ingeriamo ogni giorno e che i nostri organi emuntori non riescono a smaltire.
Questa situazione di accumulo, tecnicamente Tossiemia,è considerata da grandi medici igienisti (J.H Tilden, M.H. Shelton), la causa prima di malattia.
Tranquilli che una soluzione la troviamo!
Frutta e verdura non trattata
Il mio consiglio è di prediligere sempre frutta e verdura non trattata, per evitare che il nostro organismo vada continuamente in accumulo di sostanze tossiche ed entri a contatto ad esempio con sostanze come il glifosato*, presente nelle colture di 140 pasei nel mondo, Italia compresa.
*Il glifosato, che ricordiamo è permesso in agricoltura tradizionale (vietato in agricoltura biologica), è un pericoloso diserbante sistemico che nell’arco di sei ore penetra all’interno dell’ortaggio o del frutto. A questo punto, togliere la buccia o lavare non serve a nulla.
Come va in Italia
La rivista scientifica The Lancet Oncology ha concluso che «le prove che l’erbicida causi il cancro negli animali sono sufficienti».
In Italia il Ministero delle politiche agricole e dell’ambiente hanno richiesto – assieme a 34 associazioni – alla Commissione Europea di vietare l’utilizzo del glifosato in agricoltura. Coldiretti chiede che il divieto sia esteso anche a prodotti alimentari extra continentali.
Di fatto il glifosato si utilizza ancora in agricoltura tradizionale, assieme a decine di altre sostanze sistemiche cancerogene, come se nulla fosse.
Alimenti non trattati
La migliore soluzione per proteggerci da queste sostanze, messe continuamente in correlazione a problematiche molto serie, è optare per alimenti non trattati, sia per il crudo che per i trasformati.
Spero di avervi incuriosito e stimolato.
Quanto riportato è da intendersi come consiglo personale espresso nell’ambito della mia professione di consulente in educazione alimentare naturale – legge 4/2013.