Fitati e assorbimento
Una domanda che spesso viene fatta ad un nutrizionista o ad un dietologo riguarda l’azione nociva dei cibi che contengono fitati.
Una delle classiche controversie sull’alimentazione, infatti, è legata al ruolo dei fitati presenti in frutta secca, cereali, legumi, verdure e considerati “antinutrienti” perchè accusati di ridurre l’assorbimento di alcuni minerali (soprattutto il ferro).
Gli enzimi disattivano l’azione dei fitati
Il meccanismo è semplice: i fitati sono sostanze che la pianta produce ed hanno una specifica funzione di difesa contro i parassiti. In pratica queste utilissime sostanze difendono la pianta (da frutto, ortaggio, cereale ecc) durante tutto il periodo di maturazione.
Una volta che il frutto o l’ortaggio è maturo, la pianta produce una serie di enzimi che disattiva i fitati e la loro azione nociva.
La pianta protegge se stessa
Semplicemente la pianta protegge se stessa finchè il suo frutto non è maturo, dopo di che ce lo offre in tutta la pienezza dei suoi nutrimenti. L’ecosistema dal punto di vista nutrizionale funziona così.
Mangiare prodotti maturi
A questo punto, basta sapere che per non incorrere negli effetti negativi dei fitati è molto importante mangiare prodotti maturi. Un pomodoro con la parte superiore verde non è di certo un alimento ottimale, perchè gli enzimi non hanno avuto tempo di disattivare i fitati e le solanine.
Cereali, legumi e l’assorbibento
L’idicazione di non mangiare legumi, cereali o certi ortaggi, perchè possono contenere fitati, se non sono giunti a completa maturazone, non è fondata.
Infatti, il nostro organismo, ogni volta che ce n’è bisogno, attiva un meccanismo cosiddetto “omeostatico” che consente l’ assorbimento necessario di ciascun minerale.
Riguardo all’apparato schelettrico, alcuni ricercatori hanno dimostrato che l’assunzione di una certa quantità di fitati ha effetti protettivi nei confronti dell’osteoporosi e, per contro, una ridotta assunzione può essere considerata un fattore di rischio.